Nella splendida cornice del sagrato della Parrocchia S. Maria della Pace di Tremestieri Etneo, martedì 9 luglio 2024 si è svolta e vissuta una meravigliosa serata in cui abbiamo provato a sognare tutti insieme la pace sotto le stelle, riflettendo su cosa si intenda con le parole “sognare” e “sognatori”.
“Sognando la pace sotto le stelle”, organizzata dalla nostra parrocchia, in collaborazione con diverse realtà impegnate sul territorio (la Comunità di Sant’Egidio, Pax Christi, Legambiente circolo etneo, Pro loco di Tremestieri Etneo) e due scuole (I.T.C. Enrico De Nicola, C.D. Teresa di Calcutta) ha avuto l’intento di mettere i riflettori su un importante argomento, grazie anche alle riflessioni della presentatrice Carlotta Caruso, che ha lavorato a stretto braccio con il nostro diacono, Don Lazzaro Napolitano. Citando il vescovo don Tonino Bello che diceva: “Se non ci fossero i sognatori!”, si è riflettuto sul fatto che il problema non è che ci sono troppi sognatori, ma troppo pochi, perché ormai siamo un po’ tutti troppo pratici, realisti e abituati a camminare con i piedi per terra. Khalil Gibran ci esorta a non aver paura di sognare e ciò non significa immaginare di poter camminare tra le nuvole, ma significa coltivare l’utopia e cullarla. Significa fare sogni diurni, quelli che si realizzano. Ci sono persone che lo fanno anche nelle nostre comunità cristiane.
Dopo un breve intervento del dottor Enzo Caruso, il parroco della nostra parrocchia, sac. Gaetano Sciuto ha aperto la serata con un saluto e una riflessione su quanto sia importante costruire la pace, essere impegnati in prima linea, ogni giorno, in ogni ambiente, nella vita quotidiana personale e comunitaria e che è responsabilità di ognuno sognarla e, quindi, realizzarla.
Dopo l’intervento di Padre Gaetano, i responsabili del nostro oratorio “Maria Ausiliatrice”, suor Melina Ardizzone e Francesco Prestifilippo hanno raccontato l’esperienza vissuta dai nostri ragazzi durante l’anno catechistico e durante il grest R-estate ragazzi 2024, che si svolge in questi giorni. Proprio i ragazzi del grest si sono esibiti, poi, in un divertente e travolgente ballo, sulle note dell’inno del grest “Re Davide”.
Durante la serata, citando le beatitudini, si è fatto un profilo chiaro di cosa si intenda per operatori di pace: sono quelli che “stanno in piedi” perché vivono le vicende del mondo non in modo asettico e disincantato, ma pronti a incamminarsi sui sentieri inaccessibili della pace e disponibili anche a mettere in gioco la propria vita.
Le diverse associazioni che hanno collaborato all’organizzazione e alla buona riuscita dell’evento, hanno portato e regalato ai presenti la loro testimonianza di impegno, amore e dedizione al fine di essere operatori attivi di pace. Sono intervenuti: Giuliana Mastropasqua, da sempre impegnata nel movimento di Pax Christi, che ci ha parlato del progetto “Volti e voci nascosti”; Giacomo Milazzo di Lega Ambiente Circolo etneo che ha condiviso le problematiche ecologiche del nostro territorio; Karamo Ceseey, mediatore culturale della comunità di Sant’Egidio di nazionalità gambiana, che ci ha raccontato le sofferenze, ma anche i sogni e le speranze di tanti rifugiati e migranti, condividendo anche la sua toccante, drammatica e luminosa esperienza personale.
Gli interventi sono stati intervallati da canti e lettura di alcune poesie.
Con la sua meravigliosa voce, la cantante Daniela Greco e il maestro Gesuele Sciacca, che l’accompagnava con la sua chitarra, ci hanno fatto ascoltare brani e poesie arrangiati personalmente.
I ragazzi Christian Salemi e Iole Geleng del Circolo didattico “Teresa di Calcutta“, affiancati dall’insegnante Maria Rita Seminerio, hanno presentato la figura di Danilo Dolci e letto una sua poesia “Ciascuno cresce solo se sognato”. Irina Fazio ha letto “Avevo una scatola di colori” di una ragazza israeliana, Tali Sorek, che invoca pace per il suo popolo e il popolo palestinese.
Riflettendo sul fatto che, costruendo la pace, bisogna avere rispetto e a cura anche per l’ambiente, argomento tanto caro a Papa Francesco che dice che la Terra è la nostra casa comune, si è citato di nuovo Don Tonino Bello, che amava affiancare l’ecologia ambientale a quella umana, definendola ecologia del cuore. Un’animatrice del nostro oratorio, Vanessa Amato ha letto la splendida preghiera ecologica di Don Tonino, in cui invoca Dio perché possa aiutare gli uomini a restituire al mondo la sua bellezza.
Infine, Orazio Minnella, famoso poeta dialettale, nostro concittadino, ha proclamato una poesia dialettale che racconta il dolore della guerra in un Paese dell’est, poesia che esprime la sofferenza, il dolore e le lacrime vissuti.
La serata si è conclusa con la sfilata di moda, curata dalle professoresse Valentina Santagati e Cinzia Vasile: gli abiti, indossati da alcuni alunni del “I.T.C. E. De Nicola”, sono stati ispirati all’opera “Guernica” di Picasso e realizzati durante il progetto “Scuola di pace”, promosso dalla parrocchia, che ha coinvolto diverse realtà e scuole del territorio, svoltosi nell’anno scolastico 2023/24.